giovedì 25 ottobre 2007

Consiglio di ordinaria follia....

Cari colleghi, come sapete tutti oggi in consiglio di facoltà la proposta per l'appello di novembre è stata bocciata dal corpo docente in netta maggioranza. Ciò che, maggiormente, ci induce a riflettere è il modo in cui i docenti hanno affrontato il consiglio. Hanno cercato di incuterci timore interrompendo con le loro grida ogni nostro intervento senza che questo sia stato messo a verbale perché formalmente non prendevano ufficialmente la parola. Non solo nei toni i professori hanno avuto un comportamento poco consono alla funzione che svolgono: hanno manifestato menefreghismo e scarso interesse per ciò che avevamo da dire come portavoce di tutti gli studenti, chiedendoci di interrompere gli interventi e talvolta provando a non farci intervenire.... perché, come sottolineato da chi presiedeva il consiglio, si doveva votare e non si poteva perdere altro tempo a sentire le nostre ragioni (che poi non erano quelle personali dei rappresentanti ma quelle di tutti gli studenti).


Considerato il loro comportamento sprezzante, al termine della discussione circa l’appello di novembre, non abbiamo avuto altra scelta che lasciare l’aula. Una volta lasciata l’aula, il sottoscritto è rientrato per chiedere la verifica del numero legale. Questa richiesta serviva a sospendere (per eventuale mancanza di numero legale) il consiglio come forma di protesta per il comportamento tenuto dalla classe docente. Tale richiesta non è stata presa in considerazione dal Preside, che dopo avermi minacciato di provvedimenti disciplinari, mi ha invitato (eufemismo) a lasciare l’aula e a non chiedere la verifica del numero legale in quanto “non ne avrei avuto il diritto”.


I numeri sono quelli che sono, la proposta non è passata ma una domanda sorge spontanea: perché tutto questo accanimento nei nostri confronti?


Non esiste spiegazione plausibile che non sia quella del sopruso. E’ evidente che in un consiglio a porte chiuse, con una maggioranza schiacciante hanno il coltello dalla parte del manico. Ma questo non può sfociare in una mancanza di rispetto per la comunità studentesca e per i suoi rappresentanti come è avvenuto oggi (e di questo chiederemo spiegazioni).


Tornando al merito, vogliamo comunicarvi che abbiamo raggiunto una piccola vittoria, infatti lunedì 22 ottobre abbiamo protocollato in presidenza la richiesta di istituzione di una commissione paritetica pronta a cambiare la calendarizzazione degli esami, composta da professori ed studenti e che oggi è stata approvata. Da molti questa piccola vittoria sarà vista come un “contentino” e magari lo è ma noi speriamo, tramite questa commissione, di far emergere i problemi strutturali del nostro sistema di esami e di trovare una soluzione definitiva non solo all'appello di novembre ma a tutto il calendario perché come sottolineato da Carolina Varchi in consiglio “Con l'istituzione della laurea magistrale e prima di scienze giuridiche il manifesto degli studi muta continuamente prevedendo più esami ma il numero degli appelli e la calendarizzazione di questi non è stata mai rivisitata”. La commissione inizierà a lavorare dalla prossima settimana, noi continueremo sempre a fare il nostro dovere da rappresentanti , a testa alta e senza peli sulla lingua!

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